IV Giornata dei Poveri
messaggio di Papa Francesco
Le mani operose, tese per dare aiuto, pronte a salvare chi ha bisogno, a benedire «con lo strazio nel cuore», mani che non si sottraggono e offrono invece, insieme con la bellezza di un sorriso, la vita di chi le tende nello «stile dei discepoli di Cristo». È nella concretezza di un gesto, sostenuto dalla preghiera e dall’affidamento a Dio, che papa Francesco centra il messaggio per la IV Giornata mondiale dei poveri, che si celebra questa domenica 15 novembre.
«Tendi la tua mano al povero»: il verso del Siracide guida la riflessione del Pontefice, riflesso anche delle domande provocate dalla pandemia di coronavirus, che nella «litania di opere di bene» vede il rimedio alla «globalizzazione dell’indifferenza»: un male che porta molti uomini a tendere quella stessa mano per diventare complici dell’egoismo e del cinismo. Il richiamo di Francesco alla Chiesa è di lasciarsi interrogare dai poveri, ascoltando il loro «grido silenzioso», al quale il popolo di Dio è chiamato a rispondere con la testimonianza, la solidarietà, perché il bene comune è «un impegno di vita, che si attua nel tentativo di non dimenticare nessuno di coloro la cui umanità è violata nei bisogni fondamentali».
(per approfondimenti leggere a pagina 17 del “Corriere Eusebiano” di sabato 14 novembre 2020)