Suor Alfonsa Clerici

 
 

Riceviamo e pubblichiamo lo scritto inviatoci dalle Suore del Preziosissimo Sangue di Monza

Nella memoria annuale della morte della beata Alfonsa Clerici (14 gennaio 1930, nella foto al centro), non ci è possibile essere presenti a Vercelli per le celebrazioni, che ormai sono un appuntamento fisso e ci riuniscono in duomo per la preghiera di adorazione, del vespro e dell’Eucarestia, insieme con i vercellesi e quanti accompagnano con affetto e con fede questi momenti, trovando in lei conforto e luce nel proprio cammino di fede.

Dopo aver ricordato i dieci anni dalla beatificazione (il 23 ottobre 2010), anche in quest’anno ricorrono importanti anniversari della Beata: due lustri dalla deposizione dell’urna che contiene i suoi resti nella cappella del Crocifisso nel Duomo di Vercelli (2 ottobre 2011); 110 anni della presenza di suor Alfonsa in città (21/11/1911). Avremmo voluto celebrarli accogliendo l’urna nelle nostre comunità religiose e nelle parrocchie dove abbiamo operato e dove siamo presenti oggi, ma il prolungarsi della pandemia lo rende impossibile. Il desiderio è comunque di fare memoria delle ricorrenze: proponiamo quindi una sorta di “pellegrinaggio spirituale” nel quale ripercorrere la missione apostolica di suor Alfonsa, attingendo proprio da quel giorno, 2 ottobre 2011, in cui, prima di deporre l’urna in cattedrale, abbiamo attraversato la città toccando gli ambiti della carità vissuti dalla Beata: l’Istituto della Provvidenza, famiglia, poveri, giovani, impegno sociale. Così, mentre invochiamo la sua intercessione contro la pandemia, vogliamo affidarle anche l’evento del prossimo XXXIII Capitolo generale che la  nostra congregazione celebrerà in estate sviluppando il tema “Discepole dell’Agnello: lievito per il mondo”, con il desiderio di porre al centro della riflessione la nostra dimensione apostolico-missionaria, per rinnovare il nostro stile e la nostra presenza.

Durante l’anno proporremo alcune riflessioni per confrontarci con la capacità di “attenzione all’umano” che la beata Alfonsa visse nelle sue scelte apostoliche, contraddistinte da accoglienza, ascolto, accompagnamento, guida, aiuto concreto e quotidiano. Riflessioni che potranno aiutare ogni suora preziosina e ogni persona, per fare proprio uno stile di cura e di tenerezza che rendono le relazioni più “cariche di umanità” in un tempo minacciato dalla paura e dal distanziamento.