Ora di religione

 
 

Il messaggio della Cei per studenti e famiglie sull’opportunità di scegliere l’opzione Irc

Pubblichiamo qui di seguito il messaggio della Cei sulla scelta della religione cattolica nelle scuole.

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Cari studenti e cari genitori, nei prossimi giorni, procedendo all’iscrizione al  primo  anno  dei  diversi  ordini  e  gradi  di scuola, sarete chiamati a scegliere se avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc). Si  tratta  di  una  scelta  importante,  che  vi  permette  di  partecipare  alla  costruzione  del percorso  educativo offerto  dalla  scuola.  È  infatti  uno  spazio  di  libertà  e  di  responsabilità quello  che  avete  davanti,  un  modo  per  sentire  ancora  più  vostro  il  cammino  di  crescita umana e culturale che state compiendo o accompagnando.

Questo è vero in particolare per i giovanissimi che iniziano la scuola secondaria di secondo grado, ma vale anche per gli altri studenti e per i genitori, tutti protagonisti nel dare forma a quella “alleanza educativa” che è l’Irc in Italia. Alla presenza e alla qualificazione di tale insegnamento,  infatti,  partecipano  lo  Stato,  nei  suoi  organismi  centrali  e  territoriali,  la Chiesa,  le  singole  scuole,  con  gli  insegnanti  e  i  dirigenti,  le  famiglie  e  gli  alunni  stessi, mediante scelte consapevoli da cui emerge il loro essere “cittadini” nella e della  scuola. Anche per questa ragione l’Irc costituisce un’esperienza di grande rilievo nel panorama formativo, in quanto espressione di un “patto condiviso” fra enti e persone diverse, un patto stretto per il bene dei ragazzi e dei giovani e, di conseguenza, della società intera.

Un patto che non li vede solo destinatari ma coinvolti in prima persona. Scegliere è un verbo che esprime maturità e interesse. È un verbo essenziale per progredire nel cammino della vita. Lo ha ricordato papa Francesco parlando agli studenti di una scuola, durante il suo viaggio apostolico nel Bahrein: «Non esiste una vita senza sfide da affrontare. E sempre, di fronte a una sfida, come davanti a un bivio, bisogna scegliere, mettersi in gioco, rischiare,  decidere.  Ma  questo  richiede una  buona  strategia:  non  si  può  improvvisare, vivendo solo di istinto o solo all’istante!».

Per imparare a scegliere, ha aggiunto il Papa, occorre «affinare lo sguardo interiore, imparare a giudicare le situazioni, a cogliere l’essenziale» e “lavorare sul cuore», così da non restare indifferenti o mostrarsi insofferenti agli altri, ma reagendo «con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole».

Siamo certi che avvalersi delle opportunità offerte dall’Insegnamento dellareligione cattolica a scuola aiuti a camminare nelle direzioni indicate da papa Francesco, anche grazie alla presenza di quei professionisti qualificati e autentici educatori che sono gli insegnanti di  Irc,  a  cui  vogliamo  esprimere  sincera  gratitudine. 

Con  questi  pensieri  e  sentimenti, dunque, vi rinnoviamo l’invito ad avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica, per una scuola che guarda alla crescita integrale della persona e per una cultura generatrice di dialogo e di pace.

La presidenza

della Conferenza

episcopale italiana