giovedì 11 suggestivo appuntamento di arte e spiritualità in San Cristoforo
«Abbiamo esordito l’anno scorso con la meditazione sulla Croce – spiega mons. Sergio Salvini, parroco di S. Cristoforo in Vercelli (nella foto) – e, visto il successo ottenuto, ci siamo ripromessi di rendere annuale questo tipo di appuntamento». Un’azione scenica, con dialoghi che portano la sua firma, suggestiva per l’originalità dei testi, le luci, le proiezioni che scorrono sull’intero catino absidale. «Un modo di evangelizzare attraverso l’arte», sottolinea sorridendo Salvini. Un’idea che ben si addice alla chiesa di S. Cristoforo, decorata dallo splendido ciclo di affreschi opera di Gaudenzio Ferrari. «Questa volta ho immaginato un dialogo tra S. Eusebio e sua madre – anticipa il parroco – Si parla spesso del nostro patrono, ma non tutti ne conoscono la vita e l’audacia con cui ha strenuamente difeso la fede, pagando di persona con l’esilio. Lo scopo è proprio quello di metterne in risalto la figura, a ridosso dell’anniversario della sua ordinazione episcopale (15 dicembre 345). L’azione scenica parte dal «Credo, credo, credo» che Eusebio pronuncia coraggiosamente per attestare la sua fede in Cristo, Figlio di Dio, pur sapendo che può costargli la vita; in sottofondo risuonano le note del Credo tratto dalla messa di incoronazione di Mozart. Le voci narranti sono di Marco Picone, Piera Brussolo, Sabrina Morreale, accompagnate dal coro parrocchiale e dagli strumentisti Marco Saveriano (clarinetto), Daniele Deambrogio (chitarra), Flavio Tanese (organo). «L’iniziativa è stata possibile grazie al supporto dei due Rotary Vercelli e S. Andrea, di Soroptimist, Panathlon, Kiwanis, Museo del tesoro del duomo, Arcidiocesi di Vercelli. L’appuntamento è per giovedì 11 dicembre in chiesa. «Faremo omaggio del testo a tutti i partecipanti e l’antica Tipografia Chiais consegnerà alle autorità presenti una riproduzione legata alla figura di S. Eusebio. La serata si pone anche nella rassegna di eventi in preparazione all’ostensione 2015 della Sindone, tanto è vero che avremo ospite una delegazione torinese del comitato organizzativo. Per l’occasione saranno esposti la copia di un foglio dell’Evangeliario eusebiano e l’urna del Museo del Tesoro del Duomo dove furono contenute per qualche tempo le spoglie del nostro patrono. La scansione annuale di questi momenti meditativi – conclude mons. Salvini – ci accompagnerà anche, l’anno prossimo, alla celebrazione dei 500 anni della chiesa».