due anni con Francesco verso il giubileo della misericordia
venerdì 13 marzo, nella basilica di San Pietro, in occasione del secondo anniversario della sua elezione, papa Francesco ha annunciato la celebrazione dell’Anno santo straordinario della Misericordia.
Come si legge in una nota della sala stampa vaticana, «l’apertura del prossimo Giubileo avverrà nel cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio ecumenico Vaticano II, nel 1965, e acquista per questo un significato particolare, spingendo la Chiesa a continuare l’opera iniziata con il Vaticano II».
Nel Giubileo «le letture per le domeniche del tempo ordinario saranno tratte dal Vangelo di Luca, chiamato “l’evangelista della misericordia”».
L’annuncio ufficiale e solenne dell’Anno santo avverrà «con la lettura e pubblicazione, presso la Porta Santa, della Bolla nella Domenica della Divina Misericordia, festa istituita da San Giovanni Paolo II» e celebrata la domenica dopo Pasqua.
Con il Giubileo della Misericordia «papa Francesco pone al centro dell’attenzione il Dio misericordioso che invita tutti a tornare da Lui. L’incontro con Lui ispira la virtù della misericordia».
D’altro canto, «la misericordia è un tema molto caro a papa Francesco che, già da vescovo, aveva scelto come suo motto “miserando atque eligendo”», la cui traduzione potrebbe essere “con occhi di misericordia”.
«Papa Francesco ha fatto una grande sorpresa e un grande dono alla Chiesa universale con l’indizione di questo nuovo Anno santo e di questo Giubileo della Misericordia», ha commentato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ai microfoni di Tg2000.
«La Chiesa italiana ringrazia molto il Santo Padre ed esprime tutta la gioia e tutta la gratitudine per questo Anno santo.
È inoltre pronta, in attesa desiderosa delle sue indicazioni, a mettersi in movimento insieme con tutte le comunità cristiane del nostro Paese in questa strada misericordiosa che il Papa ci indica, dietro a lui e con lui – ha proseguito il porporato – Sicuramente il Santo Padre ha ricevuto tanti auguri da tutte le parti del mondo e lui ha voluto fare un regalo a noi. Un augurio e un regalo con l’indizione di questo Giubileo della Misericordia. È un grande fatto per la Chiesa ma lo è di più per il mondo intero – ha concluso Bagnasco – Come Chiesa, come popolo di Dio, dobbiamo portare a tutti gli uomini il messaggio della misericordia del Signore, che è sorgente di gioia e di speranza».
(dal Sir)