Preghiamo per proteggere la Chiesa dal maligno

 
 

La sala stampa della Santa Sede ha reso noto il 29 settembre, festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, che «Il Santo Padre ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre; e a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi».

Tutti i fedeli sono altresì invitati «a concludere la recita del Rosario con l’antica invocazione “Sub tuum praesídium”, e con l’invocazione a San Michele Arcangelo che ci protegge e aiuta nella lotta contro il male (cfr. Apocalisse 12, 7-12)».

«Con questa richiesta di intercessione – prosegue la nota vaticana – il Santo Padre chiede ai fedeli di tutto il mondo di pregare perché la santa Madre di Dio ponga la Chiesa sotto il suo manto protettivo: per preservarla dagli attacchi del maligno, il grande accusatore, e renderla allo stesso tempo sempre più consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato, e impegnata a combattere senza nessuna esitazione affinché il male non prevalga».

Aderendo con fermo convincimento e intima persuasione a tale richiesta, l’Arcidiocesi di Vercelli invita tutte le chiese nelle quali già abitualmente si recita il S. Rosario prima della Celebrazione Eucaristica a offrirlo continuativamente per tutto il mese di ottobre secondo le predette intenzioni del Pontefice. In particolare, nella città di Vercelli, i fedeli potranno trovare la recita quotidiana del Rosario, seguito dalle preghiere indicate, nel Santuario diocesano della Madonna degli Infermi (Parrocchia di San Bernardo), da lunedì a venerdì alle 9.00 e alle 17.30; al sabato alle 9.00 e alle 16.30.

“Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus,
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta”.

Il Vicario Generale

don Mario Allolio