Centinaia di vercellesi a Oropa per il pellegrinaggio diocesano
L’omelia di mons. Arnolfo: «Impariamo dai giovani della Gmg la gioia di una relazione unica e profonda con Dio»
Si è tenuto oggi, mercoledì 9 agosto, il tradizionale pellegrinaggio della diocesi di Vercelli a Oropa. Si tratta dell’appuntamento che di fatto pone fine ai festeggiamenti per S. Eusebio e che, quest’anno, è stato posticipato di qualche giorno per consentire all’arcivescovo, mons. Marco Arnolfo, di rientrare da Lisbona dove ha partecipato alla Giornata mondiale della gioventù. E proprio alla Gmg, presiedendo la messa nella basilica superiore, mons. Arnolfo ha dedicato gran parte della sua omelia pronunciata davanti a centinaia di vercellesi saliti sino al grande santuario biellese.
«Le letture sacre di oggi – ha iniziato mons. Arnolfo – ci invitano a sperimentare la gioia di una relazione unica e speciale con Dio. E allora non posso non collegare questo messaggio alla straordinaria esperienza vissuta da due milioni di giovani alla Gmg di Lisbona: una fiumana di ragazzi che gioiosamente, col sorriso, senza mai perdere la pazienza, si sono ritrovati fraternamente sull’enorme spianata in riva all’oceano. Un intreccio di bandiere, lingue, culture. Un enorme abbraccio vero antidoto all’odio e alle guerre. L’altro episodio che mi ha colpito è stato quello della veglia che ha preceduto la messa con il Papa: conclusa la meditazione e la preghiera i giovani sono rimasti in silenzio per l’adorazione eucaristica, molti in ginocchio: un silenzio assordante durato oltre mezz’ora… davvero il Papa, rinnovando e riempiendo di contenuti la Gmg, ancora una volta ci indica che i giovani sono luce del mondo e sale della terra».
Concludendo l’omelia mons. Arnolfo ha collegato questa incredibile esperienza di fraternità mondiale al cammino sinodale che prosegue e che attende la diocesi eusebiana: «Dalla fase narrativa del sinodo passeremo a quella sapienziale: anche nelle nostre Comunità pastorali dobbiamo riscoprire la gioia di camminare insieme mettendo a frutto i doni di ciascuno. Preghiamo per questo la santa Vergine di Oropa».