Confessioni Natale 2020

 
 

Pubblichiamo il comunicato della C.E.P. sulle confessioni

Qui di seguito il comunicato finale della Conferenza episcopale del Piemonte che offre la possibilità, a precise condizioni, di accedere alla terza forma del sacramento della Riconciliazione, comunitaria con assoluzione generale. È una opportunità che viene offerta dai Vescovi piemontesi nell’attuale persistente situazione di emergenza sanitaria, che ogni parroco può fare propria o meno, previa attenta e oculata valutazione della situazione sanitaria e pastorale esistente nella propria parrocchia e comunità pastorale.

Mons. Mario Allolio

Vicario Generale

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I Vescovi del Piemonte e della Valle d’Aosta – a causa del protrarsi della pandemia – hanno preso in considerazione l’effettiva possibilità, per molti fedeli, di accedere al sacramento della riconciliazione nella tradizionale forma della confessione  “individuale”, per una serie di oggettive difficoltà ed evitare altri contagi e mettere ad ulteriore rischio la salute dei fedeli e dei ministri del Sacramento. Consultata la Penitenzieria apostolica, hanno concordato come linea comune che tale situazione di pandemia possa configurare quei casi di grave necessità previsti dal Diritto canonico (CJC 961). Per questo, ad esclusivo giudizio del Vescovo diocesano e secondo modalità da lui stabilite, intendono valorizzare la “terza forma” del rito della Penitenza (nn. 31-35.60-63) con assoluzione comunitaria e generale, sia per gli adulti sia per i bambini e i ragazzi. Tutto ciò nell’intento di rendere praticabile la dimensione cristiana del Natale.

Ciò potrà avvenire solo in un tempo ben determinato (dal 16 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021), avendo cura di predisporre una celebrazione penitenziale comunitaria apposita, separata dall’Eucaristia, e accompagnando il segno sacramentale con un’adeguata catechesi che metta in rilievo la straordinarietà della forma adottata per il sacramento, la grazia del perdono e della misericordia di Dio, il senso del peccato e l’esigenza di una reale e continua conversione con l’invito a vivere – non appena sarà possibile – il sacramento stesso nelle modalità e forme tradizionali e ordinarie (confessione individuale).