Consacrazione dell’Arcidiocesi e reliquie Santi pastorelli

 
 

Nel contesto dei grandi festeggiamenti a Vercelli per il primo raggruppamento Alpini, che riunisce gli iscritti delle 25 sezioni di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Francia, non poteva mancare un momento per commemorare tutte le penne nere “andate avanti”. L’appuntamento religioso è per il pomeriggio di sabato 13 ottobre, alle ore 18 in Cattedrale, con la messa solenne presieduta dall’Arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo. E proprio in tale occasione la Diocesi eusebiana verrà consacrata al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.

Un atto di affidamento che nasce da un’iniziativa della famiglia Morera di Vercelli, fortemente legata alla spiritualità mariana di Fátima, per portare in città le reliquie dei Santi pastorelli Giacinta e Francesco Marto che, insieme alla cugina suor Lucia dos Santos (attualmente Serva di Dio), dal 13 maggio al 13 ottobre 1917, ebbero lo straordinario privilegio di essere protagonisti delle principali apparizioni di Nostra Signora alla Cova da Iria (dove sarebbe poi sorto l’attuale santuario di Fátima). Grazie alla disponibilità di monsignor Arnolfo e del parroco della Cattedrale, monsignor Giuseppe Cavallone, nonché tramite il fattivo interessamento del direttore dell’Ufficio diocesano Cause dei Santi, don Ettore Esposito, sono così giunte in diocesi le reliquie dei due Santi pastorelli (canonizzati da papa Francesco il 13 maggio 2017, nel 100° della prima apparizione) che verranno custodite in un reliquiario donato dalla stessa famiglia Morera.

L’ubicazione scelta per la venerazione pubblica permanente delle reliquie di Giacinta e Francesco Marto è la seconda cappella della navata destra della Cattedrale. Per favorire il culto ai due Santi pastorelli (in attesa della prossima beatificazione di suor Lucia), l’Arcivescovo di Vercelli si è benevolmente prestato a comporre una nuova preghiera domandando la loro intercessione per le necessità personali di ciascuno e per accompagnare la Chiesa eusebiana nel suo cammino pastorale.

La scelta del 13 ottobre per consacrare la diocesi al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria richiama la medesima data del 1917 quando avvenne la sesta apparizione: alla Cova da Iria, tra una folla stimata tra le 50 e 70mila persone, avvenne il cosiddetto “miracolo del sole” (documentato anche da alcuni giornali dell’epoca) e la Vergine, proclamandosi come Madonna del Rosario, chiese espressamente che in quel luogo venisse costruita una cappella in suo onore e che si continuasse a recitare quotidianamente il Rosario. Non a caso, ottobre è tradizionalmente considerato il mese dedicato alla corona del Rosario, come ha ricordato anche il Santo Padre invitando a recitarlo per affidare la Chiesa all’intercessione di Maria e alla protezione di San Michele arcangelo.

L’invito a partecipare alla solenne celebrazione in Cattedrale è aperto a tutta la popolazione, a cui verrà donata una copia della nuova preghiera per i Santi pastorelli Giacinta e Francesco.