Domenica 26 ottobre L’Arcivescovo sarà Grand’Ufficiale dell’Ordine equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme

 
 

Domenica 26 ottobre si terrà a Vercelli la festa di Maria Regina della Palestina, di cui quest’anno ricorre il ventennale del riconoscimento ufficiale da parte della Santa Sede. La ricorrenza viene celebrata ogni anno in modo ufficiale dall’Ordine equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme. Questa volta, grazie al luogotenente generale degli alpini e cavaliere di Gran Croce, Silverio Vecchio, il raduno in città accoglie tutta la Luogotenenza dell’Italia settentrionale. L’appuntamento sarà alle 17.30 in cattedrale con la messa presieduta dall’arcivescovo mons. Marco Arnolfo che, nel corso della liturgia eucaristica, sarà insignito dell’onorificenza di Grand’Ufficiale dell’Ordine equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme.
Nel 1847 il Patriarcato fu ripristinato e Pio IX conferì un assetto moderno all’Ordine con la promulgazione di un nuovo statuto, che lo pose direttamente sotto la protezione della S. Sede; la reggenza fu affidata al Patriarca latino. La costituzione dell’Ordine propone due finalità fondamentali: rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana in fedeltà al Sommo Pontefice secondo gli insegnamenti della Chiesa; sostenere e aiutare le opere e le istituzioni della Chiesa cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del Patriarcato latino di Gerusalemme.
In Terra Santa risiedono i discendenti delle comunità cristiane fondate dagli apostoli, che oggi sono una minoranza e spesso vivono in situazioni socio-religiose difficili per la sicurezza delle famiglie; occorre quindi evitare la diaspora, per non rendere quei luoghi un “museo vuoto”, poiché sono i cristiani le “pietre vive” che testimoniano e trasmettono il Vangelo dal tempo in cui fu annunciato da Gesù. L’Ordine si impegna a consolidare la presenza cristiana laggiù, a sensibilizzare e diffondere nella società contemporanea la necessità di questa missione di solidarietà. Un compito gravoso tuttora mantenuto dai cavalieri di Vercelli che perseguono le finalità indicate da Pio IX: la prima riguarda le scuole, da quelle dell’infanzia sino alle secondarie superiori. Il Patriarcato, sia in Israele che nei territori palestinesi e in Giordania, coordina direttamente il 40% (circa una quarantina) degli istituti cattolici, mentre gli altri dipendono soprattutto da congregazioni religiose. Quasi 20.000 studenti (per il 60% cristiani, per il 40% musulmani e drusi) beneficiano così di un’istruzione aperta ai valori dell’incontro e del dialogo, del rispetto e della dignità femminile. A Gaza, dove regna uno stato di guerra permanente, sono stati compiuti sforzi immani per aiutare gli allievi a tenere viva la fiducia in se stessi e nel futuro, ad esempio con l’organizzazione di laboratori di musica e danza. I risultati degli esami sono stati eccellenti in tutto il Patriarcato, come dimostrano gli ottimi voti ottenuti dai ragazzi, ai quali sia il Gran Maestro che il Governatore generale hanno inviato le congratulazioni a nome di tutti i membri dell’Ordine che contribuiscono allo sviluppo del sistema scolastico in Terra Santa.
L’Ordine sostiene inoltre sette parrocchie e il seminario di Beit Jala, in cui stanno studiando 35 futuri sacerdoti.
Articolo a firma Renato Capoluongo tratto dal Corriere Eusebiano del 18 ottobre 2014