Dossier “dimenticati”

 
 

A dieci anni dalla guerra in Siria il Dossier Caritas dei “dimenticati”

Sono passati dieci anni dal marzo 2011, quando la primavera araba sbocciò in Siria, fiorendo con le parole sui muri delle scuole di Da’ra. Quelle parole-graffiti erano la voce del popolo, che al regime di Damasco chiedeva libertà, dignità, cittadinanza.

A dieci anni da quei graffiti, la guerra continua e l’eredità della primavera siriana è tutt’altro che florida: una miseria fatta di polvere, macerie, centinaia di migliaia di morti e un’instabilità da cui il Paese non si libererà presto. Spropositato il numero di civili in fuga: 6,6 milioni di essi hanno trovato rifugio fuori dalla Siria, 6,7 all’interno dei confini nazionali. Una miseria che ha il volto di 13,4 milioni di siriani bisognosi di assistenza umanitaria e di oltre 12 milioni che nel Paese hanno fame per le conseguenze della guerra.

Il dossier che Caritas Italiana ha pubblicato online ripercorre questi anni e le fasi principali di una guerra sanguinosissima e tuttora in corso: una rivoluzione di popolo trasformatasi in un conflitto a ingerenze internazionali, inasprito dalle violenze del califfato islamico, tutt’altro che sconfitto. Una guerra raccontata dalla prospettiva degli sfollati, interni ed esterni al Paese, attraverso dati, analisi e studi specifici, testimonianze e ipotesi di futuro.

L’impegno di Caritas Italiana si inserisce in un quadro più ampio di iniziative che la rete Caritas promuove nei Paesi toccati dalla crisi. Un impegno che nel complesso, in dieci anni di guerra, si è concretizzato in progetti per oltre 170 milioni di euro. In particolare in Siria, nel 2020 Caritas Siria ha attuato 20 progetti per oltre 9 milioni di euro, molti dei quali proseguono nel 2021 portando aiuto a più di 100mila persone a Damasco-Ghouta, Aleppo, Hassakeh, Homs, Latakia, Littoral-Tartus.