Duomo gremito per i funerali di don Valentino Costanzo

 
 

L’omelia dell’Arcivescovo: «Ti ringraziamo per il tuo esempio di bontà, mitezza e impegno umile»

«Grazie, grazie… queste due parole ripetute sono state le le ultime che ti ho sentito pronunciare pochi giorni prima della morte. Il tuo era un grazie con lo sguardo rivolto verso l’alto che arrivava sino a Dio. Ma ora siamo noi a dire grazie a te per il tuo esempio, la tua bontà, la tua mitezza, per quel tuo impegnarti silenziosamente senza arrabbiarti mai…», con queste parole incrinate dalla commozione, l’arcivescovo mons. Marco Arnolfo, ha iniziato, venerdì mattina, l’omelia pronunciata durante la cerimonia funebre di don Valentino Costanzo, sacerdote diocesano scomparso nella notte di Capodanno a soli 62 anni, vinto da un male incurabile. La cattedrale di Vercelli era colma di fedeli provenienti dalle diverse comunità servite durante la sua azione pastorale dal don Valentino e di confratelli sacerdoti.

«Hai avuto la forza – ha proseguito mons. Arnolfo – di pronunciare quel “grazie” anche nella malattia e nel dolore, un grazie per il dono della vita e della fede, per aver incontrato sul tuo cammino don Guido Bobba che per te è stato come un fratello, un padre… L’ultima immagine che ho di te, caro Valentino, è la tua salma composto nella chiesa di Buronzo, con addosso una abito liturgico semplice così come umile, nella preghiera e nella fede, sei sempre stato. Ti chiediamo di accompagnarci ora che sei nella luce di Dio».

Altrettanto toccanti sono state le poche parole pronunciate, all’inizio della messa, da don Guido Bobba che ha condiviso con don Valentino l’intero percorso che lo ha condotto a diventare sacerdote e il successivo impegno pastorale. Don Bobba ha ringraziato in modo particolare mons. Luciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì (presente tra i concelebranti in duomo), che aiutò don Valentino a programmare gli studi propedeutici all’ingresso in seminario: «Devo anche ringraziare – ha detto don Bobba – l’arcivescovo Marco che è stato sempre vicino come padre e fratello, don Stefano Bedello per la premura nella preparazione di questa celebrazione e don Mauro Stragiotti che, prima di ammalarsi, ha seguito don Valentino negli studi filosofici e nei suoi primi passi verso il sacerdozio».

Al termine del funerale la salma di don Valentino è stata tumulata nel cimitero di Bianzè, nella tomba di famiglia.