L’associazione “Vivere famiglia onlus” è nata da un gruppo di giovani coppie amiche, poi accolta e sostenuta da persone determinate a promuovere, amare e condividere la scelta di essere famiglia cristiana all’interno della famiglia e al di fuori di essa, per dare una testimonianza visibile di fede concretizzata nella realtà quotidiana. Gli obiettivi del sodalizio, infatti, sono molteplici: dall’aiuto materiale a famiglie del contesto locale che vivono in situazioni di disagio o difficoltà, ad azioni di rete e collaborazione con altre associazioni cittadine; dal sostegno alle missioni estere dei padri Oblati, alla cui spiritualità si ispira la onlus, al perseguimento e alla intensificazione dei rapporti tra le famiglie del sodalizio, attraverso l’impegno reciproco nell’organizzazione quotidiana del tempo tra casa, lavoro, figli, attività.
Per realizzare tutto questo l’associazione si finanzia con le donazioni liberali di privati cittadini, l’instancabile apporto dei volontari che forniscono i servizi, la partecipazione a bandi su progetto, la… Provvidenza,  «in cui fermamente crediamo – spiegano le due socie fondatrici Elena Veggi ed Elena Carlino – e che spesso va ben al di là del nostro operato e delle nostre speranze».
La proposta immediata di “Vivere famiglia onlus” è il convegno-seminario in programma domani, domenica 30 novembre, dalle 14.45 nella sala della Soms in via Francesco Borgogna  34, a Vercelli. Il tema, decisamente coraggioso e controcorrente di questi tempi, si focalizza su un unico argomento mirato: “La famiglia cristiana oggi: sfide e rinnovata energia». Al tavolo dei relatori Emma Ciccarelli, laureata in scienze politiche e specializzata in consulenza familiare, presidente del Forum delle associazioni familiari.
«Dopo una parte introduttiva sul significato di essere famiglia cristiana – spiegano Veggi e Carlino – verranno fornite indicazioni operative per sfruttare le potenzialità e la ricchezza di questa scelta». Il convegno è stato finanziato con un bando del Centro servizi volontariato di Vercelli relativo ai “servizi integrati”. «Invitiamo tutti alla partecipazione: non solo le famiglie, ma le coppie, i fidanzati, i singoli per un momento di fruttuoso confronto e di scambio, favoriti in particolare dal dibattito che seguirà l’intervento della relatrice. E ancor di più dal momento conviviale conclusivo con un piccolo buffet, che consentirà il dialogo informale a tu per tu».