III domenica di Pasqua Gv 21,1-19
– a cura di Mons. Sergio Salvini –
Il Risorto si manifesta, si avvicina ai suoi e sta in mezzo a loro. Ciò non avviene attraverso la via della visione fisica: «… i discepoli non si erano accorti che era Gesù» (21,4), ma attraverso la via della parola «Gettate la rete» (21,6), dell’invito «Venite a mangiare» (21,12) e del gesto «prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce» (21,13), il cui anagramma greco significa «Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore».
Parole e gesti antichi che rendono veggenti gli occhi del cuore: «È il Signore» (21,7). Il Gesù, sottratto con la resurrezione agli occhi della carne, continua a farsi vicino sempre più agli occhi del cuore.
Anche per noi, ogni domenica, Pasqua della settimana, il Cristo Risorto viene e sta in mezzo come Parola di luce e Pane di vita nascosto nel Vangelo e in un cibo. Si fa vicino, quasi a volere riprendere un discorso che la morte ha momentaneamente interrotto. Al termine del pasto in cui il Signore Gesù si è fatto nuovamente servo dei suoi discepoli, Egli si rivolge a Pietro chiamandolo con il nome che questi aveva prima della vocazione, al quale era ritornato dopo il suo rinnegamento. E lo fa ponendogli una precisa domanda: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?» (21,15).
Per tre volte Pietro aveva negato di conoscere Gesù e ora per tre volte il Signore lo interroga, al punto che Pietro, addolorato per questa insistenza, gli risponde: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene» (21,15). È il traboccare di un cuore ferito, simile al pianto amaro. Ecco la misericordia del Cristo di Dio, testimone del Padre. Il Risorto lo riabilita, chiamandolo per tre volte ad essere pastore delle sue pecore: il rinnegamento è avvolto dalla misericordia, e Simone torna ad essere Pietro, la roccia della chiesa, il timoniere della barca. Nessuna parola di imprecazione, di disprezzo, ma solo “Amore” che ridona fiducia. A Pietro è rivelato il futuro che lo attende, la sequela: «… quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi» (21,18).
Sì, Pietro glorificherà Dio accettando di essere condotto là dove non avrebbe voluto: al martirio, quando verserà il sangue per attestare la sua fedeltà a Cristo… E così risuona per lui ancora una volta la chiamata originaria del Signore: «Seguimi!» (21,19).
Pietro è chiamato a seguire Gesù, come ogni discepolo, abbracciando la via della croce che, sola, conduce alla Risurrezione.