Il cordoglio dell’arcivescovo per la tragedia di Brandizzo
«Un grande dolore per la nostra comunità. Esprimo la mia vicinanza e assicuro le mie preghiere»
«E’ un grande dolore che colpisce soprattutto la nostra comunità cui appartenevano tre degli operai morti e in cui ha sede l’azienda per cui lavoravano. A tutti esprimo la mia vicinanza e assicuro le mie preghiere», queste le prime parole dell’arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, appena appresa la notizia della tragedia alla stazione di Brandizzo: un treno ha travolto sette operai della Sigifer di Borgo Vercelli, uccidendone cinque, che stavano eseguendo manutenzione sui binari. Il pastore della diocesi eusebiana sottolinea come «troppe volte ci troviamo a piangere persone che muoiono nello svolgimento delle proprie attività lavorative. Talvolta si tratta di fatalità, in altri casi si individuano responsabilità specifiche. In questo momento così difficile richiamo i contenuti del messaggio che i vescovi italiani hanno diffuso in occasione della festa del 1 maggio dello scorso anno che, a sua volta, riprendeva un intervento precedente di papa Francesco: “La vera ricchezza sono le persone: senza di esse non c’è comunità di lavoro, non c’è impresa, non c’è economia. La sicurezza dei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane che hanno valore inestimabile agli occhi di Dio e anche agli occhi del vero imprenditore”. Credo che, al di là delle dinamiche dell’incidente di Brandizzo che verranno accertate dalle autorità competenti, questo sia l’atteggiamento di fondo che ci deve guidare».