Il Messalino – Segnalazione Bibliografica

Il Messalino era un classico dei fedeli della domenica, quando la Messa era tutta e solo in latino. Riportava diligentemente il testo latino affiancato da una traduzione italiana senza alcun titolo di ufficialità. Con l’adozione della lingua parlata, la necessità del Messalino è notevolmente diminuita e fra le mani dei fedeli non vi de quasi più, giusta il detto paolino (Rom 10,17) fides ex auditu (= la fede viene dall’ascolto). Il Messalino però non ha cessato di esistere; vari editori cattolici hanno infatti pubblicato, in uno o più volumi, il così detto Messalino plenario in lingua italiana. Per “messale plenario” s’intende il libro liturgico d’altare comprensivo di preghiere e letture bibliche, come è rimasto fino al 1962. La riforma liturgica lo ha smembrato in due volumi che si chiamano Messale e Lezionario: nel primo le preghiere di rito pronunciate dal celebrante, nel secondo le letture bibliche. Il Messalino, per forza di cose, è obbligato a ricongiungere il tutto in un solo tomo, onde evitare ai fedeli la noia di portarsi appresso una carriola di libri.
Va detto che l’Editrice Vaticana già dal 1977 ha pubblicato un Missale Romanum cum Lectionibus (= Messale Romano con Letture annesse) tutto in latino, in quattro volumi, praticamente uno per stagione, formato messalino tradizionale. Si tratta di un’opera tipografica raffinatissima, forse adatta più per lo studio che per la preghiera. Ma a chi sa il latino non è vietato adoperarlo per meditazione personale.
Ho scoperto di recente che l’Editrice LAS (Libreria Ateneo Salesiano) ha editato nel 2011, per conto del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, un Messale Latino-Italiano in tre tomi, formato messalino, così ripartiti: 1. domeniche e feste; 2. Messale Feriale, tempi forti più le prime dieci settimane del tempo ordinario; 3. le restanti settimane del tempo ordinario. Nei tomi 2 e 3, dopo l’ordinario della Messa ben calibrato in centro volume, si snodano i santi del relativo periodo e le altre Messe per varie circostanze. In testa ai singoli tempi liturgici sono riportate le pertinenti indicazioni del Calendario Romano 1969. In coda dettagliatissimi indici. Mancano solo stranamente le Messe rituali.
Ho scoperto quest’opera per caso, su un pieghevole che mi è stato mandato dall’editrice insieme con un altro libro che avevo chiesto. Sorprende che in libreria non lo abbia mai visto.
I testi sono i seguenti. Per il latino il Missale Romanum editio III (2000) ristampa 2008; letture bibliche tratte dalla Nova Vulgata, editio II (1986). Per l’italiano Messale Romano II edizione (1983), e le letture bibliche sono tratte dalla Bibbia CEI 2007. Il testo latino si trova sulla pagina di sinistra e quello italiano sulla pagina di destra.
C’è da sperare che questo Messalino venga ripubblicato quando sarà di pubblico dominio (utinam!) la traduzione CEI del Missale Romanum editio III, perché quella del 1983 tuttora in vigore presuppone l’editio II (1975).
Un lavoro siffatto è utile per controllare le traduzioni senza dover maneggiare volumi grossi come dei tir. E’ proponibile altresì a quanti, conoscendo il latino, lo rimpiangono un po’: prima e/o dopo la Messa, se la possono leggere in latino, con opportunità di apprezzare l’intramontabile bellezza dell’eucologia classica.
Prenotazioni presso LAS-Libreria Atyaneo Salesiano 06.87290626; fax 0687290629; e.mail las@unisal.it.

Alberto Albertazzi