La nuova manna per la vita – Corpus Domini

 
 

«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Gv 6,51).
Questa domenica, nelle nostre comunità parrocchiali, ci riuniamo per la Solennità del Corpo e del Sangue del Signore; ci raduniamo per una liturgia del cammino.
Non è il trionfo di un aspetto truculento della Chiesa che enfatizza la dimensione di un corpo martirizzato e di un sangue versato, ma l’espressione di una profonda solidarietà verso tutti i corpi violentati, profanati e calpestati, nel corpo del Cristo donato per amore, per una vita che non avrà mai fine.
Ecco perché, Pierre Theilhard De Chardin, nell’opera “La Messa sul mondo”, così scriveva: «Raccogliendo nel calice l’amarezza di tutte le separazioni, di tutte le limitazioni, di tutti i decadimenti sterili, tu ce lo porgi: “Bevetelo tutti”. Come potrei rifiutare questo calice, o Signore, adesso che, con il pane che mi hai fatto gustare, è penetrata sin nel midollo del mio essere la passione inestinguibile di raggiungerti, oltre la vita, attraverso la morte? ”.
La processione del “Corpus Domini”, deve ricordare i quarant’anni del cammino nel deserto quando le vie e le vite degli Ebrei si sono legate alla memoria della “manna”; oggi noi, tuttavia, facciamo soprattutto memoria della “manna per la vita”, il pane della vita eterna: Cristo, il Signore.
Siamo chiamati a camminare nella comunione ed essere testimoni di Gesù Cristo, la Parola fatta carne.
L’eucarestia, pane della vita eterna, è destinata all’uomo pellegrinante per i sentieri della storia e per i deserti del cuore dell’uomo e del mondo.
“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna” (Gv 16,54)
Crediamo allora nell’eucarestia perché crediamo in Cristo: e come non ci vergogniamo di credere in Cristo, così non ci vergogniamo di credere nell’Eucarestia.
Siamo invitati, soprattutto in questi giorni, a trovare del tempo per sostare in adorazione davanti ai tabernacoli delle nostre chiese.