L’invocazione dell’Arcivescovo: «Preghiamo per la pace»
Mons. Arnolfo ha presieduto venerdì sera la Processione delle Macchine
Si è rinnovata, nella serata del Venerdì Santo, la suggestiva tradizione della “Processione delle Macchine”. La pioggia, che ha fatto capolino nel pomeriggio, non ha messo in discussione la celebrazione che ha preso il via alle 20,30 dalla Basilica di Sant’Andrea, toccando poi via Guala Bicheri, piazza D’Angennes, via Duomo, via Gioberti, piazza Cavour, via Ferraris per tornare alla Basilica di S. Andrea. Tanti i fedeli presenti che hanno seguito in processione le nove macchine : “Gesù nell’orto degli ulivi” (confraternita di Santa Caterina), “Gesù alla colonna” (confraternita di San Sebastiano), “L’incoronazione di spine” (San Bernardino), “la Flagellazione” (Santo Spirito), “Ecce Homo” (Sant’Anna), “Gesù sulla croce” (Sant’Antonio abate), “Gesù morto” (Santo Spirito), “L’Addolorata” (Santo Spirito), “La Crocifissione” (custodita in cattedrale). La processione, presieduta dall’arcivescovo mons. Marco Arnolfo, è stata animata dalle meditazioni a cura della Fraternità della Trasfigurazione e dai canti proposti dalla Cappella Musicale della Cattedrale di Vercelli diretta dal maestro mons. Denis Silano. L’arcivescovo prima dell’avvio della processione ha detto: «Chiedo ai fedeli in questo tempo che porta alla Pasqua di coltivare due atteggiamenti. Il primo quello di chi contempla le cose che ha fatto il Signore, il secondo di metterci alla scuola di Gesù che ci dice “Come ho fatto io, fate anche voi”. Dobbiamo seguire Cristo e coloro che hanno manifestato l’amore verso il Signore. Sprigioniamo l’amore verso i fratelli». Nella benedizione finale l’arcivescovo di Vercelli ha invitato a pregare per la pace: «Coltiviamo la vocazione alla fratellanza, alla solidarietà, al sostegno del prossimo. Tutti insieme per ottenere la pace».