«Quel Presepe modello di Chiesa»
Il messaggio augurale dell’Arcivescovo in occasione del Natale
Dal cuore umile e semplice di san Francesco, 800 anni fa, nasce il desiderio di rappresentare la nascita di Gesù per contemplare il mistero grande dell’Amore infinito di Dio che vuole abitare con noi… con noi peccatori, ribelli e omicidi, per salvarci.
È il mistero del cuore di Dio che si rivela non con eventi grandi e spettacolari, ma nella estrema semplicità del presepe: una grotta, o una semplice casa, senza una parete, accessibile e aperta a tutti, ma capace di custodire la Vita, di offrire uno scorcio di umanità vera, di manifestare relazioni premurose e soprattutto di portare Colui che è speranza di futuro e di eternità per tutta l’umanità.
Non è forse il presepio di san Francesco l’immagine più autentica di quella Chiesa che Gesù gli aveva indicato nel giorno della sua conversione: “Francesco, ripara la mia Chiesa che va in rovina”? E Francesco con i suoi primi discepoli inizia un’avventura nuova di Chiesa sulla scia di quella rappresentata a Betlemme. È la Chiesa che piace ai giovani, la Chiesa voluta dal Figlio di Dio quando si è incarnato e che il nostro santo Padre, Papa Francesco continua ad indicarci: «La Chiesa è una casa con le porte aperte, perché è madre. E come Maria, la Madre di Gesù, vogliamo essere una Chiesa che serve, che esce di casa, che esce dai suoi templi, dalle sue sacrestie, per accompagnare la vita, sostenere la speranza, essere segno di unità… per gettare ponti, abbattere muri, seminare riconciliazione». (Fratelli Tutti, n. 276)
Con Maria e Giuseppe, i pastori e i Magi, con san Francesco e con quanti nei secoli sono divenuti autentici discepoli del Cristo, continuiamo a rendere viva ed efficace questa Chiesa povera, ma ricca di Dio. Possa questa Chiesa riflettersi sui gesti concreti di accoglienza fraterna nelle nostre comunità, sulle parole di speranza nelle nostre case, sui percorsi di pace nella nostra società e sulla testimonianza luminosa di amore nella nostra vita.
Auguro a tutti, anche a chi afferma di non credere, lo sguardo contemplativo di San Francesco sul presepio e su quanto evoca ancora oggi.
Buon Natale.
+Marco Arnolfo, Arcivescovo