Un cammino di pace – VI domenica di Pasqua

 
 

«Vi lascio la pace, vi dò la mia pace» (Gv 14, 27)

La vera pace è Lui stesso, Gesù, che abita nel cuore dell’uomo per renderlo capace di amore. Troppe persone pensano che l’impegno per la pace sia una moda destinata a spegnersi. In realtà, la pace è dentro di noi, nel cuore dell’uomo nonostante il mondo talvolta sembri voler eliminare il nome di Dio dalla storia dell’umanità. La pace non è tanto un problema morale, quanto una questione di fede. Perché, più che il nostro agire, tocca il nostro essere persone, unite dal giorno del nostro Battesimo a Cristo, per sempre. Di qui, il nostro compito di credenti di portare prima nel nostro cuore e poi nel cuore degli uomini che incontriamo ai crocevia della nostra strada, il dono inestimabile della pace, che per noi non è solamente un valore astratto, un atteggiamento di vita, é una persona: Gesù il Cristo, Principe della pace. Il Signore ci ha mandati «a portare il lieto annuncio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione ai prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore» (Isaia).

Vogliamo concludere senza nascondere le difficoltà di vivere questo progetto di vita che Dio ci ha presentato per metterlo in pratica nella nostra esistenza, con una preghiera della beata madre Teresa di Calcutta, premio Nobel per la pace: «Conducimi dalla morte alla vita, dalla menzogna alla verità. Conducimi dalla disperazione alla speranza, dalla paura alla verità. Conducimi dall’odio all’amore, dalla guerra alla pace. Fa’ sì che la pace riempia i nostri cuori, il nostro mondo, il nostro Universo. Le opere dell’amore sono sempre opere di pace».